Invece che ridurne il prezzo, l’Italia inizia ad esportare il gas. Inizia il cane mangia cane in Europa

I capitani coraggiosi in Italia hanno deciso: il prezzo del gas è troppo alto per non cercare di trarne importanti profitti. Quindi invece di provare a ridurre il prezzo in Italia le aziende vogliono fare extra profitti iniziando ad esportarlo. Gli italiani, pur avendo il gas, dovranno tenersi aumenti di bollette del 60% o più perché qualcuno deve ora fare profitti. Silenzio del governo, sia quello precedente che quello nuovo che non hanno pensato di denunciare la cosa come indecente.

Ma notizie ancora più gravi arrivano dal blocco temporaneo del gas da Gazprom all’ENI. Ne hanno parlato tutti oggi:

Gas, la Russia azzera le forniture all’Italia. Ma ne esportiamo 18 milioni di metri cubi – la Repubblica
La materia prima in arrivo dal gas dotto che passa dall’Ucraina si ferma in Austria, ufficialmente per un problema commerciale. Eni: “Al lavoro con Ga…
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Quello che non vi dicono è quali siano questi “problemi commerciali”. Semplicemente Gazprom ha chiesto all’Austria la garanzia che il gas indirizzato all’Italia arrivasse effettivamente in Italia. L’Austria ha rifiutato di dare questa garanzia, fornendo l’impressione che il gas sarebbe potuto andare ad una destinazione diversa, violando gli accordi ma portando anche un danno agli italiani che avrebbero visto il loro gas finire in altre mani.

Significa che è iniziato il cane mangia cane in Europa e che alcuni paesi (la Germania, per esempio) che pur di ottenere il gas di cui hanno bisogno potrebbero iniziare a sottrarlo agli altri paesi.

Oppure significa che le aziende italiane stanno già vendendo, estero su estero, il proprio gas ad altri paesi. In ogni caso non è un buon segnale.

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