La guerra in Ucraina è persa, la NATO pianifica terrorismo e strangolamento finanziario e spunta la nuova Gladio

La guerra in Ucraina è persa, la NATO pianifica terrorismo e strangolamento finanziario e spunta la nuova Gladio

Se non sentite più parlare della guerra in Ucraina c’è un motivo ben preciso: è un caos totale. Non solo perché la guerra è fondamentalmente persa da almeno 1 anno ma perché con la guerra si intrecciano altre considerazioni che rendono praticamente impossibile una conclusione positiva per la NATO.

Dal lato puramente militare, i russi ormai hanno sfondato dappertutto e tutte le ex-roccaforti del più imponente esercito europeo sono cadute. I russi sono nel centro città di Kupyansk, Chasiv Yar e Kurakhove e ormai sono a pochissimi chilometri da Kiev. Soprattutto, sono a circa 7km dalle miniere di Pokrovsk, le miniere di carbone coke che riforniscono il 99% delle industrie del paese. Pokrovskvugillya è infatti l’unica azienda che produce carbone coke e la perdita del rifornimento di combustibile farebbe aumentare immediatamente il costo dei prodotti siderurgici nel paese del 50%, cosa che causerebbe la chiusura di tutto il settore. Pokrovsk è nel Donbass e, come tale, per la Russia è ormai parte delle repubbliche che hanno chiesto l’ingresso nella Federazione Russa, quindi è Russia. Non è un caso che Zelensky e la sua cricca stiano cercando di ottenere un accordo prima di Gennaio.

Dopo la vittoria di Trump alle elezioni tutti hanno capito che gli Stati Uniti non vorranno più supportare i costi assurdi di una guerra che non possono vincere e l’Europa si prepara, con sgomento, o a combatterla da sola oppure a sopportare gli effetti devastanti della sconfitta. Qualche giorno fa il cancelliere tedesco Scholz, su iniziativa tedesca, ha telefonato a Mosca e parlato per la prima volta con Putin da anni ed è facile notare come Scholz abbia potuto fare questa telefonata solo dopo la gigantesca sconfitta dei Democratici USA e la vittoria di Trump.

L’Europa non ha ancora deciso cosa farà, in realtà. E’ chiaro che gli Stati Uniti sono pronti a dichiarare che la guerra in Ucraina sia una guerra “europea” e, come tale, non sono interessati a combatterla se non dietro pagamento da parte degli europei. Questa è sempre stata l’idea di Trump e l’Europa ora si trova davanti ad un bivio: accettare la sconfitta della NATO nella guerra voluta dagli USA per danneggiare proprio Europa e Russia, cosa che però la costringerebbe a sopportare da sola le devastanti conseguenze, prima tra tutte la completa distruzione delle sue economie; oppure, continuare la guerra, combattersela da soli spingendo a quel punto sull’acceleratore e provando non tanto a vincere, quanto ad arrivare ad un accordo che le consenta di salvare qualcosa.

Ma cosa? Per l’Europa ormai è la fine. Se anche trovasse un accordo con la Russia, non riavrebbe mai più le materie prime alle condizioni pre-guerra, l’unico modo per farlo sarebbe che in Russia qualcuno prendesse il potere e loro potessero quindi imporre alla Russia di tornare agli accordi precedenti ma questo richiede la vittoria della guerra. Oppure un colpo di stato. Nessuno dei due è probabile e quindi al massimo l’Europa può prolungare la guerra sperando che succeda qualcosa.

La situazione è drammatica per l’Europa e non sorprende che The Grayzone abbia di recente messo le mani su documenti che portano alla luce il Progetto Alchimia, una organizzazione segreta all’interno del Regno Unito composta principalmente da ex-militari e militari il cui scopo è stato sin dall’inizio quello di manipolare l’opinione pubblica e la Politica affinché la guerra all’Ucraina continuasse “ad ogni costo”. Il link all’esplosivo report compare di seguito:

Leaks expose secret British military cell plotting to ‘keep Ukraine fighting’ – The Grayzone
Leaked files show top UK military figures conspired to carry out the Kerch bridge bombing, covertly train “Gladio”-style stay-behind forces in Ukraine, and groom the British public for a drop in living standards caused by the proxy war against Russia. Emails and internal documents reviewed by The Grayzone reveal details of a cabal of British
thegrayzone.com

Parleremo di questo report pazzesco in maniera più estesa ma per adesso ce ne interessano solo alcuni punti salienti ed in particolare:

  • l’ammissione che la guerra in Ucraina sia persa;
  • la necessità che la guerra continui “ad ogni costo”;
  • la preparazione di una struttura tipo Gladio per condurre attacchi terroristici dopo che i russi avranno preso il controllo del paese.

Il primo punto conferma quanto sempre detto: non esiste più un modo in cui la NATO possa vincere la guerra, nemmeno entrando in guerra direttamente perché tutte le sue armi si sono dimostrate completamente inefficaci e anche perché è fallita l’operazione “patriottismo” che doveva portare idealmente i giovani europei a arruolarsi per difendere la libertà. Il tentativo di cooptare la comunità LGBTQ+ in massa negli eserciti accreditandoli come “safe zone” è parimenti fallito e la NATO non solo non ha i mezzi ma non ha neanche gli uomini per una guerra contro la Russia. Guerra che, però qualcuno continua a considerare necessaria.

Un’altra rivelazione è la necessità di continuare la guerra ad ogni costo. Il report conferma che il Regno Unito “vuole agire multilateralmente [con il supporto di molti stati] ma è pronto a prendere il comando delle operazioni ed agire da solo se ottenere un consenso multilaterale si rivelasse difficile o lungo”. L’obbiettivo è chiaro: acquisire le immense risorse naturali russe. La fantasia del progetto, arrivato fino al Premier Keith Starmer, è quello di “integrare le risorse naturali russe nell’ordine finanziario occidentale”, cioè continuare a sfruttare quella che un tempo veniva definita una “immensa stazione di servizio con armi atomiche”.

Dell’ultima considerazione abbiamo già parlato diverse volte ma è significativo come venga definita nel documento del Progetto, come mostrato nell’immagine di seguito:

Si fa riferimento a “manuali stay-behind sul modello Gladio / Partisan Pamphlet, aggiornati per l’era dell’informazione [digitale]”. Il progetto fa esplicitamente riferimento alla creazione di unità simili a quelle Gladio create durante la Guerra Fredda, con il compito di costituire cellule terroristiche in Ucraina che potessero condurre attentati e fomentare la destabilizzazione, proprio come succedeva in passato.

Del tentativo della NATO di ricostruire la struttura Gladio non solo in Europa abbiamo già parlato anche con riferimento all’Italia per spiegare come l’Alleanza Atlantica stia usando il serbatoio costituito dalle organizzazioni nazifasciste per costruire questa nuova organizzazione e stia coprendo – anche in Italia – il massiccio flusso di mercenari di estrema Destra verso l’Ucraina, non solo per usarli nei combattimenti ma anche – come si può leggere chiaramente – per costituire organizzazioni terroriste segrete da usare in momenti successivi. Non solo questo, però, perché la ricostituzione della Gladio mira anche a usare questi nuovi accoliti all’interno dei paesi Occidentali, per gestire problemi di ordine pubblico, rivolte, scioperi e tutto quello che possa succedere quando le società si disgregano a causa di una fortissima crisi economica, con l’obiettivo principale di contrastare la nascita e l’aumento della popolarità delle organizzazioni comuniste. Ne abbiamo avuto prova quando abbiamo scoperto che, per come denunciato dal SIULP, che personaggi delle organizzazioni nascifasciste nazionali hanno iniziato a dare ordini alla Polizia ed alla Questura, come confermato dal seguente articolo de La Repubblica:

Queste attività, come si vede, sono propedeutiche all’installazione di un nuovo sistema di controllo di estrema Destra che dovrà gestire la crisi sociale ed i conflitti derivanti dalla crisi economica ed è, come si può notare, comune a tutta Europa. Non risulta che il nostro solerte Presidente della Repubblica abbia ritenuto di emanare appelli contro un sistema che chiaramente mina la Democrazia. Lui si muove solo per avallare le guerre della NATO.

Il colpo finale alla guerra in Ucraina, con un occhio al periodo post-conflitto, lo darà presto il Fondo Monetario Internazionale (IMF/FMI). Il FMI ha emanato i nuovi ordini per l’Ucraina, come riportato dagli stessi allarmati abitanti del paese. Non ci sarà alcuna ricostruzione delle abitazioni e delle strutture distrutte a causa della guerra e anche i risarcimenti ai cittadini ucraini dovranno fermarsi come parte del piano dell’FMI per ridurre le spese del governo di Kiev. Dovranno essere aumentate le tasse e le accise sui generi attivamente consumati dalla popolazione, incluse le sigarette e l’alchol, così come il welfare ed i sussidi verranno ridotti. La ricostruzione delle strutture minime necessarie deve essere finanziato con un massiccio incremento delle tasse che porterà le aziende ucraine lecite ad essere sempre meno competitive rispetto a quelle finanziate dai fondi neri occidentali, causando un gigantesco trasferimento di ricchezza verso gli occidentali.

Il FMI chiede inoltre che la Grivnia ucraina, oggi valutata a 0,023 €, venga ulteriormente svalutata. L’organizzazione si prepara a lasciare il paese ed ha anche preteso che circa l’86% dei fondi elargiti con i prestiti venga ripagato da Kiev entro fine dell’anno, 1,9 miliardi di dollari dei 2,2 restanti. Se la Russia prenderà il controllo dell’Ucraina il sistema finanziario/militare occidentale si prepara a lanciare una guerra economica e non al suo vecchio pupazzo, creando un misto di crisi finanziaria ed economica e attività terroristiche che rendano ingestibile l’Ucraina da parte dei russi.

Nel frattempo, devono anche guardare in casa loro, ricreando la Gladio per impedire che ad approfittare della gigantesca crisi economica che deriverà dalla guerra siano le forze comuniste ed anti-capitaliste. Anche questo era incluso nel Progetto Alchimia: influenzare la popolazione del Regno Unito affinché accettasse una drammatica riduzione degli standard di vita per sostenere la guerra.

E’ tutto scritto. E’ tutto pronto. Ed è tutto già in movimento.

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