Germania: il vice-cancelliere smentisce Merz che a sua volta rilancia. Crisi istituzionale sulla guerra

Solo ieri il neo-Cancelliere tedesco Merz aveva rilasciato una intervista inequivocabile (il cui video è riportato di seguito con sottotitoli in Inglese)

nella quale asseriva che Francia, Germania, Regno Unito ed anche gli Stati Uniti avessero dato il via libera all’Ucraina per l’uso di missili a lungo raggio per attaccare la Russia. Un cambio di posizione molto grave al quale la Russia aveva già dichiarato di essere pronta a rispondere attaccando i paesi della NATO.

Tra le altre cose, era molto sorprendente la dichiarazione che anche gli Stati Uniti – che stanno attivamente trattando per un cessate il fuoco – avessero deciso di dare il via libera a questa pericolosa escalation.

A sorpresa a smentire il suo Cancelliere sono arrivate le dichiarazioni del vice-Cancelliere Lars Klingbeil, che ha negato che la Germania abbia cambiato posizione sui famigerati missili Taurus. “Per quanto riguarda i missili a lungo raggio, voglio dire che non ci sono nuovi accordi che vanno oltre quelli stabiliti dal precedente governo.”, ha affermato in una conferenza stampa. Klingbeil ha quindi clamorosamente smentito il neo-Cancelliere, di fatto dandogli del bugiardo.

Ma questo non è stato l’ultimo colpo di scena perché subito dopo è stato lo stesso Merz a rincarare la dose dichiarando che “ieri a Berlino ho descritto quanto deciso qualche mese fa e cioè che l’Ucraina ha il diritto di usare le armi che riceverà, incluso il diritto di farlo al di fuori dei suoi confini e contro obbiettivi militari sul territorio russo.”. Di fatto annunciando che la NATO ha già dato il via libera mesi fa all’Ucraina agli attacchi sul suolo russo, confermando quindi la sua posizione.

Si tratta, come è evidente, di una crisi istituzionale gravissima in cui Cancelliere ed il suo vice non solo si smentiscono a vicenda ma non sono assolutamente d’accordo sulla conduzione della crisi ucraina, con Merz che con tutta evidenza vuole la guerra diretta tra NATO e Russia e il resto dello scenario politico tedesco che vuole evitarlo.

Merz è quindi determinato a causare la guerra a costo di trascinare il suo riluttante paese sul campo di battaglia. Una crisi istituzionale enorme per il più grande paese europeo.

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