Sono almeno 1.600 i tagliagole amici della NATO già morti attorno ad Hama dove, secondo molte testimonianze e come era stato pianificato dal governo siriano, si sta svolgendo la battaglia più dura dal 2011.
I tagliagole turchi, stimati tra 10 e 15mila in totale, hanno ritirato una parte dei loro uomini ad Aleppo per poterli inviare ad Hama. Le voci di conquiste, di ingressi in città etc. sono sciocchezze diffuse per cercare di tenere alto il morale.
Nel frattempo è fallito il tentativo dell’SDF (che oggi, ovviamente lo ha smentito) di avanzare verso Deir Ezzor con la scusa della “protezione” delle comunità locali, insieme con i suoi compari statunitensi che hanno tentato di farsi largo anche con l’ausilio di aerei A10 che non risultano essere in possesso né dell’SDF né dei tagliagole turchi. A respingere l’SDF non è stato solo l’esercito siriano ma sono state anche le comunità di Deir-ez-Zor che hanno rifiutato di aiutarli perché temono di essere abbandonate dagli Stati Uniti.
Cosa che del resto gli USA stanno facendo con i loro giocattoli preferiti: i curdi dell’SDF. Prima li hanno incoraggiati ad attaccare l’esercito governativo con una scusa patetica, poi li hanno venduti all’SNA turco che potrebbero facilmente controllare, se volessero. L’SNA ha revocato il permesso di passaggio per i curdi verso Raqqa e gli altri insediamenti che avevano negoziato con l’HTS ed ha attaccato due o tre volte Manbji, venendo per adesso respinti.
L’SNA è entrato in conflitto aperto sui curdi con HTS che invece punta ad un accordo, a cui i compari degli USA sono sempre ben disposti. In serata sono filtrate poi notizie di un attacco dell’SDF ad alcune posizioni dell’HTS, segnale che probabilmente il contrasto tra SNA e HTS è stato sanato e i curdi si trovano di nuovo nemici di tutti grazie al loro comparaggio con gli Stati Uniti che li manovrano come pupazzi.
SNA vuole ripulire etnicamente l’area per preparare l’annessione turca. La Siria è il prezzo che la NATO vuole pagare per tenere Erdogan dal proprio lato. Gli alleati nazifascisti di Erdogan, per bocca di Devlet Bahceli (sostenitore dei Lupi Grigi) hanno già confermato che l’obbiettivo ora è l’annessione: “Aleppo e Tal Rifaat sono città turche e islamiche”
Elementi di Hezbollah sono parte della difesa dello stato siriano. La complessità di Hezbollah è tale che le unità della milizia presenti in Siria non sono mai state ritirate dal paese nemmeno durante l’attacco di Israele, dove circa 1.500 uomini al confine hanno fronteggiato, costringendoli al cessate il fuoco, tra i 60 e gli 80mila uomini dell’esercito israeliano.
Hezbollah non ha mai ritirato i contingenti dalla Siria, così come ci sono tra i 10 ed i 15mila uomini delle Unità di Mobilitazione Popolare irachene che attendono al confine di capire se devono entrare per aiutare i siriani.
In questo momento i siriani hanno i tagliagole turchi dove vogliono: a rompersi le ossa tentando di prendere Hama, che ha un vantaggio strategico su chi la attacca. Presto si sposteranno per chiudere la partita.
Ieri l’esercito siriano ha pubblicato un video molto esplicito in cui semplicemente diceva: “Idlib: stiamo arrivando.”
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