La UE abbaia perché non morde. Non ci sarà nessun attacco preventivo: la NATO è sciolta

La UE abbaia perché non morde. Non ci sarà nessun attacco preventivo: la NATO è sciolta

Hanno destato sensazione le parole pronunciate qualche giorno fa dal generale NATO Cavo Dragone in una intervista, rilanciate come sempre e non a caso più da politici e da qualche ex-militare che da militari veri in servizio. Da tempo la maggior parte dei militari non parla più è quelli che rilasciano interviste sono sempre pochi e spesso concentrati nei paesi baltici. Avviene perché chi lavora in quell’ambito sa quanto si possa essere vicini alla guerra e si astiene da proclami battaglieri, lasciandoli ai politici.

Cavo Dragone ha invece parlato di attacchi (cibernetici) preventivi annunciando anche, non senza suscitare ilarità, che questi attacchi potrebbero essere considerati “difensivi”, un esercizio linguistico che ricorda i “bei tempi” del 2001 quando la NATO coniava i termini che voleva tra gli applausi dei media occidentali.

E’ senza dubbio particolare che, mentre i militari tacciono, le parole di Cavo Dragone abbiano ringalluzzito tutto il partito trasversale della guerra sia in Italia che in Europa. Al punto da osservare un curioso fenomeno: molti hanno ignorato che Cavo Dragone parlasse di attacchi cibernetici diffondendo consapevolmente la sensazione che parlasse di attacchi militari. Deve essere la prima volta che la Politica ha bisogno di travisare le parole di un militare per farle sembrare più minacciose di quanto siano. Ed è indice del momento.

Il Partito della Guerra ha esultato. Si sente ancora in campo mentre sul terreno i russi avanzano senza freni. Vuole sentire parole minacciose ma il problema è proprio questo: la UE abbaia perché non morde, né potrebbe farlo.

E’ fin troppo chiaro a tutti, come ha ricordato anche Putin più tardi, che il momento dell’intervento militare era ieri, non oggi.

Se l’Europa fosse stata in grado di combattere una guerra contro la Russia non farebbe dichiarazioni ma inizierebbe la sua mobilitazione di truppe e inizierebbe il suo dispiegamento in Ucraina. Invece, ne parla in modo sempre più altisonante proprio perché sa di non potere fare niente a livello militare. Del resto, se persino gli Stati Uniti non hanno avuto il coraggio (né con Biden, né con Trump) di avviare la guerra contro Mosca come potrebbe l’Europa, la gamba zoppa della NATO, farlo da sola?

Putin lo sa e la prospettiva della guerra contro l’Europa non lo spaventa per niente:

“[L’Europa] vive ancora sulla tesi di poter infliggere una sconfitta strategica alla Russia sebbene sappiano, a livello cosciente, che questo non sia possibile. In passato hanno scambiato i loro desideri per la realtà ma non possono e non vogliono ammetterlo con se stessi.

Si sono auto-rimossi dal processo [di pace]. In primo luogo. In secondo, a loro non piace il processo attuale [di pace] ed hanno iniziato ad interferire con il tentativo del Presidente Trump di raggiungere la pace attraverso negoziati. Hanno rifiutato i colloqui di pace. E terzo, non hanno una agenda di pace, sono orientati alla guerra. Anche quando hanno teoricamente provato a fare aggiustamenti alle condizioni degli accordi abbiamo visto chiaramente che queste modifiche erano pensate con un solo obiettivo: bloccare il processo di pace, inserendo condizioni che erano completamente inaccettabili per la Russia.

Lo comprendono perfettamente ed il loro scopo è solo quello di far ricadere sulla Russia il fallimento dei negoziati. Il loro obiettivo è solo l’interruzione dei negoziati. Ecco perché se vogliono tornare con i piedi ancorati alla realtà, basandosi sulla situazione che si sviluppa sul terreno, noi semplicemente diciamo loro ok, iniziate.”

Ancora più esplicito Putin è stato sulle minacce di guerra che la Politica ha rilanciato dopo le parole di Cavo Dragone:

“Non vogliamo attaccare l’Europa. L’ho ripetuto centinaia di volte ma se l’Europa tutto ad un tratto vuole combattere una guerra [contro di noi] e la inizierà, allora noi siamo pronti. Non ci sono dubbi su questo ma la mia domanda a questo punto è: per cosa?

Se l’Europa tutto ad un tratto avvia una guerra contro di te, si accorgerà ben presto che la UE non è l’Ucraina con la quale stiamo operando in modo chirurgico [per limitare le perdite del nemico]. Ma se l’Europa avvia una guerra contro di te [di noi], presto non ci sarà più nessuno con cui negoziare.”

La NATO è sciolta

Il presidente russo sa benissimo che questo non avverrà. E’ di oggi la notizia che l’Amministrazione Trump ha annunciato che non fornirà più armamenti all’Ucraina. Anche se questo non sarà vero, ed in qualche modo il blocco non sarà totale, l’Amministrazione USA sta continuando un processo che ha già avviato il processo di scioglimento della NATO.

Non è necessario che l’Alleanza sia formalmente sciolta con specifici documenti, basta solo che sia tecnicamente terminata ed è questo quello che avverrà. Nessuno lo annuncerà ma semplicemente la NATO, intesa come alleanza tra USA ed Europa, cesserà di operare.

Questa non è una sorpresa. La NATO nasce con un unico scopo: la guerra contro l’allora URSS che oggi è la Russia. L’Alleanza ha dimostrato di non essere capace di entrare in guerra contro Mosca e quindi semplicemente non serve più. La fine della NATO era nell’aria da tempo ma è stata certificata quando gli Stati Uniti hanno capito che non potevano vincere una guerra contro la Russia attuale, aiutata dalla Cina e da una miriade di altri partner piccoli e grandi. E semplicemente si è ritirata dal campo di battaglia come aveva previsto l’ex-generale NATO Wesley Clark.

Venuti a mancare gli USA, l’idea che l’Europa – che ha solo una frazione delle capacità militari di Washington – semplicemente non sono più in grado di affrontare nessun tipo di guerra contro Mosca ma in realtà in nessun teatro internazionale. Al prossimo incontro NATO, per esempio, per la prima volta la poltrona USA rimarrà vuota perché gli Stati Uniti – per i quali dovrebbe presenziare Rubio – probabilmente non parteciperanno e solo pochi giorni fa quotidiani come il Telegraph britannico riportavano che l’Amministrazione USA vuole che la Germania prenda il controllo della NATO, per disimpegnarsi lei stessa:

Le armi della NATO si sono dimostrate costosi giocattoli e, soprattutto, l’Alleanza non è mai riuscita a generare un sentimento di adesione ai suoi programmi bellici, incluso il confronto diretto, nei suoi cittadini che la guerra la rifiutano a larghissima maggioranza. Mentre gli Stati Uniti hanno ascoltato i loro generali, capendo che non si poteva fare niente e cercando di gestire la sconfitta strategica per impedire che diventi una ecatombe economica, l’Europa – come ricorda Putin – vive ancora con il sogno che possa accadere qualcosa.

La guerra è persa e non c’è più niente da difendere, Washington se ne è fatta una ragione e non a caso non sentite generali USA intervenire per opporsi al processo negoziale che Trump ha avviato. Se la NATO fosse stata in grado di avviare operazioni militari l’avrebbe già fatto un anno fa, quando le fortificazioni più sicure di tutte Europa hanno cominciato a cadere inesorabilmente. Ora, è solo una questione di tempo.

Può scatenarsi una guerra?

La risposta è ovviamente si ma la cosa non è probabile. Se la borghesia europea pensasse, per un solo minuto, di avere i lavoratori e i cittadini europei dalla sua parte non avrebbe esitato ad avviarla. Così però non è e le oligarchie europee lo sanno benissimo. Senza un vasto supporto popolare, che i loro giannizzeri provano a costruire da anni senza riuscirvi, non esiste alcuna guerra.

Senza gli Stati Uniti, comunque, non esiste nessuna guerra. Gli eserciti e le armi europee sono solo una illusione, contro quello che – in tempo di guerra – può mobilitare fino a 25 milioni di uomini che hanno già dimostrato di voler rispondere alla chiamata.

La strategia dell’Europa è quindi… niente. Una strategia vera non c’è, tranne quella di provare a raschiare il fondo del barile sia come soldi che come disponibilità per consentire all’Ucraina di continuare il conflitto approfittando della benevolenza russa che non intende radere al suolo Kiev. Sperando che poi qualcosa succeda.

Come Israele, la UE ormai ha semplicemente bisogno della guerra per tenere insieme se stessa, evitando la deflagrazione della sua società a causa della crisi economica, senza dimenticare che lo stato di semi-guerra permanente consente l’approvazione di leggi speciali e la violazione di tutte quelle normali ed il trasferimento di gigantesche quote di ricchezza verso l’industria bellica presidiata dai cani da guardia della borghesia europea.

La guerra è ancora possibile se la UE commetterà l’errore, dettato dalla disperazione, di provare ad aiutare l’Ucraina ad ottenere qualche vittoria mediatica, vittorie che non incidono sul corso della guerra ma guadagnano per qualche giorno le prime pagine dei media dando l’illusione che la situazione non sia perduta e che ci siano speranze. Un attacco spregiudicato, compiuto magari verso i civili russi, con magari qualche arma attualmente non usata dagli ucraini e con una chiara matrice europea potrebbe causa una risposta russa più devastante.

Questo potrebbe destabilizzare le società europee e la borghesia potrebbe vedersi costretta a provare la via della guerra per salvare se stessa.

Ma una guerra organizzata, pensata e pianificata è ormai impossibile e difficilmente qualcuno mai penserà di lanciarla.

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