Retromarcia totale della UE su Kaliningrad. La Lituania protesta ma è stata ancora tradita

E’ davvero incredibile come USA e UE stiano costringendo i paesi baltici a suicidarsi e questi ultimi non siano in grado di vedere oltre il loro naso. La guerra in Ucraina, con le mirabolanti promesse fatte a Kiev che non si sono mai materializzate (persino quelle semplici come ammetterla nella NATO o nella UE) dovrebbero mettere in guardia questi paesi ma evidentemente le loro classi dirigenti sono stra-selezionate e preferiscono morire quando le popolazioni si rivolteranno pur di no tradire i loro padroni.

Dopo aver spinto la Lituania ad un passo dall’invasione russa e averle fatto giocare il ruolo della dura, la UE l’abbandona preparando un documento che consentirà sostanzialmente di ripristinare il transito libero verso Kaliningrad e abbandonando Vilnius che nel frattempo è diventata ufficialmente nemica di Mosca. I lituani stanno protestando da giorni, anche rimandando al mittente i documenti della UE perché giustamente così fanno la figura degli stupidi, poi provando a dire che l’accesso a Kaliningrad no sarà consentito attraverso la Lituania ma attraverso la UE ma in quel caso rimarrebbe solo la Polonia a poterlo consentire e non lo farà mai. Quindi Vilnius si deve rimangiare tutto.

Quando gli europei si sono resi conto che avevano fatto una sciocchezza e che Mosca avrebbe sbloccato Kaliningrad con la forza, si sono ritirati in buon ordine.

“Dobbiamo essere realisti e ammettere che Kaliningrad per Mosca è sacra”, ha affermato un rappresentante della UE.

Amen, fratello.

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