La NATO prende direttamente il controllo della guerra in Ucraina. Le elite di Kiev pronte a cambiare lato

La NATO prende direttamente il controllo della guerra in Ucraina. Le elite di Kiev pronte a cambiare lato

La NATO ha sempre avuto il controllo della guerra in Ucraina e personale NATO ha sempre diretto le operazioni, fornito informazioni di intelligence e strategiche e in generale diretto le azioni degli ucraini nella loro guerra contro la Russia. Negli ultimi mesi, considerato l’esito disastroso delle operazioni e lo sgretolamento dello stato ucraino, a Bruxelles hanno deciso che niente può più essere lasciato al caso perché se non si inverte la rotta non rimarrà nulla dell’Ucraina. E del prestigio della NATO.

Già da qualche mese tra i più importanti strategisti di Bruxelles hanno il comando diretto delle azioni militari che solo formalmente sono attribuite agli ucraini, come del resto ha dimostrato il licenziamento del Ministro della Difesa Zaluzhny. Il Comandante Supremo del Territorio di Guerra Ucraino per tutte le forze NATO è stato attribuito al Tenente Generale Antonio Aguto jr., che oggi dirige completamente la guerra per l’Ucraina. Molto personale NATO, di recente rimasto coinvolto anche in devastanti attacchi russi che lo hanno decimato a volte – come nel caso della Francia – uccidendo anche 40 uomini NATO in un solo attacco, è anche coinvolto e dirige materialmente l’uso di armi come gli attacchi degli HIMARS che continuano a fare morti tra i civili del Donbass, i sistemi anti-missile Patriot ed è il segreto di Pulcinella che qualsiasi F-16 che volasse in Ucraina – alcuni dei quali già arrivati – sarebbe pilotato da uomini NATO perché gli ucraini non sono in grado.

Di recente però questa organizzazione ha fatto un salto in avanti quando il Segretario dell’Alleanza, Stoltenberg e il consigliere della Sicurezza Nazionale USA Jake Sullivan hanno concordato di aprire una nuova fase in cui la NATO potrebbe prendere il controllo diretto anche dell’invio di armi all’Ucraina, come confermato anche dal magazine tedesco Handelsblatt.

Con la nuova formula non sarebbero più i singoli paesi a “donare” (leggi, “vendere”) le armi a Kiev ma sarebbe la NATO a prendere in carico le armi ed a consegnarle all’Ucraina. Stoltenberg verrebbe nominato “Inviato Speciale per l’Ucraina” e come tale sarebbe in contatto diretto e costante con Zelensky. All’Ucraina verrebbe proibito di operare in modo autonomo ma ogni decisione militare dovrebbe essere approvata dall’Inviato Speciale che potrebbe bloccare qualsiasi iniziativa o attività che non fosse stata direttamente approvata dagli Stati Uniti o dal Regno Unito. Con il coinvolgimento diretto della NATO nell’organizzazione della guerra ed il divieto per gli ucraini di fare qualsiasi cosa senza approvazione di Bruxelles, sarebbe a quel punto difficile – come riconosce il magazine tedesco – continuare a sostenere che la NATO non sia coinvolta nella guerra, cosa che aprirebbe scenari di attacchi diretti della Russia alle strutture dell’Alleanza.

Lo sanno benissimo le elite ucraine che hanno capito che la guerra è finita e che la NATO da oggi proverà ad alzare la posta e l’intensità, pur non avendo un piano preciso su come fermare i russi che nel frattempo, conquistata ormai Adveeka, non troveranno praticamente nessuna resistenza fino probabilmente a Kiev. L’Alleanza non è interessata all’Ucraina, la raderà al suolo se necessario con l’unico obbiettivo di danneggiare Mosca e, possibilmente, batterla militarmente. Le elite ucraine hanno supportato il governo nazifascista per decenni ma ora sanno che benissimo che la NATO non può vincere, nonostante le roboanti promesse.

Il capo del Servizio di Intelligence Estera russo (SVR), Sergei Naryshkin, ha confermato che alcune delle elite ucraine hanno iniziato a cambiare lato e, evidentemente, hanno iniziato ad allacciare rapporti con i russi confermando la loro volontà di passare dall’altra parte, con la parte che con tutta evidenza finirà per vincere il conflitto. Per questa ragione l’Occidente ha la necessità di prendere direttamente il comando delle operazioni e nominare un Inviato Speciale, perché – secondo Naryshkin – ha paura che da oggi in poi le elite ucraine (invero, insieme con la popolazione) si preparino a lavorare con Mosca e possano “tradire”. Non i nazifascisti delle milizie, certo, ma tutti gli altri.

Insomma, lo stato ucraino comincia a sfaldarsi e questo porterà la NATO a dover prendere decisioni difficili. Da ora in poi tutto accelererà.

Нарышкин сообщил о случаях перехода украинской элиты на сторону России – Коммерсантъ
Глава службы внешней разведки России (СВР) Сергей Нарышкин сообщил о случаях перехода украинской элиты на сторону России. По его словам, подобные опасения появились из-за обсуждения назначения западного посланника на Украине.
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