Studio belga pubblicato su NIH: il farmaco di Pfizer ha causato cancro fulminante nei topi

Studio belga pubblicato su NIH: il farmaco di Pfizer ha causato cancro fulminante nei topi

Un nuovo studio belga, pubblicato nella libreria di NIH, getta ancora ombre sul farmaco BTN162b2, il farmaco anti-covid19 di Pfizer. Da tempo si vocifera della possibilità che sia quello originale sia i vari richiami (“booster“) possano indurre il cancro. Ci sono diversi studi che lo hanno ipotizzato, insieme con diversi altri effetti collaterali.

Questo studio belga ha somministrato il farmaco BTN162b2, il booster mRNA di Pfizer, ad un gruppo di 14 topi. “Due giorni dopo la vaccinazione con il richiamo (quindi 16 giorni dopo la prima dose), a sole 14 settimane di età, il nostro animale ha subito una morte improvvisa con marcata organomegalia e infiltrazioni maligne di neoplasia linfoidi diffuse in numerosi organi extranodali (cuore, polmoni, fegato, reni, milza). […] E’ necessario aumentare l’attenzione in modo da riportare prima possibile casi simili ed è necessaria una indagine sui meccanismi in azione che spieghino le associazioni menzionate”.

B-cell lymphoblastic lymphoma following intravenous BNT162b2 mRNA booster in a BALB/c mouse: A case report – PMC
www.ncbi.nlm.nih.gov

Il 7% (1 su 14) dei topi ha quindi sviluppato in pochissimi giorni, probabilmente anche soli due, tumori maligni diffusi che ne hanno causato la morte a sole 14 settimane di vita.

Uno dei limiti di questo studio è quello di avere inoculato il farmaco per via venosa e non via intramuscolare. Ricordate che Pfizer e gli altri affermano che il farmaco rimane nel sito di inoculazione, una bugia smentita più volte ma che in questo caso potrebbe fare la differenza. Potrebbe infatti essere eccepito che l’inoculazione intra-venosa porti il farmaco nel corpo in aree dove normalmente non arriverebbe. Ci viene quindi in soccorso un altro studio, sempre sui topi.

In questo studio si verifica proprio l’affermazione iniziale alla base dei farmaci ad mRNA: il farmaco iniettato intra-muscolo rimane nella zona di somministrazione.

Lo studio mostra come questo non sia vero. L’mRNA “nudo”, e cioè non ricoperto dai nanolipidi, dopo due giorni rimane ancora nella zona di somministrazione ma la versione ricoperta dai nanolipidi, che è poi quella che viene somministrata come parte della cosiddetta “vaccinazione” covid19, non lo fa e si muove nel corpo. In particolare queste particelle si accumulano nel fegato, nella milza e in altri organi.

Notate qualche somiglianza con la situazione precedente? Si, sono gli stessi organi nei quali il farmaco somministrato per via endovenosa ha causato tumori devastanti in soli due giorni-topo, uccidendo l’animale.

Biodistribution and Non-linear Gene Expression of mRNA LNPs Affected by Delivery Route and Particle Size – PMC
www.ncbi.nlm.nih.gov

Ognuno di noi può tranne le sue conclusioni.

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