Covid: tutti i media in ritirata precipitosa. Ora serve un capro espiatorio

Commentando la notizia che il governo italiano aveva dato il via libera alla Commissione d’Inchiesta sulla gestione del covid19, il vecchio volpone Clemente Mastella aveva sentenziato: “Si fa una commissione d’inchiesta quando si vuole fregare qualcuno”. E Giuseppe Conte, in arte GiuseppI, l’ha capito benissimo.

In tutto il mondo i media sono in precipitosa ritirata sulla psico-follia del covid19. Come avviene sempre, hanno sostenuto i potenti di turno il più possibile, investendo la loro credibilità e sparando alzo-zero su tutti e contro chiunque per spianare la strada ai loro padroni che hanno ricambiato per un po’ con soldi, molti soldi. O forse non molti in senso stretto ma molti di più di quanto i media ne avessero visti di recente.

Ma quel progetto è fallito e ora minaccia, anche qui come sempre, di portare giù con se tutto il sistema dei media occidentali. La quota di coloro che hanno resistito alla follia del covid19 è stata troppo alta e ora ha spostato ancora più persone dalla parte dei critici e degli scettici, incoraggiate queste persone dall’aver visto rivelarsi bugie praticamente ogni cosa detta sul covid19. Niente escluso. Quella quota del 30-35% è ora ampiamente vicina la 50% e minaccia di superare persino quella soglia mentre i media mainstream affondano nei debiti causati dal crollo della loro credibilità e cominciano ad intravedere la fine delle generose elargizioni covid. La pacchia, insomma, sta finendo ma i media non sono i soli a preoccuparsi della fine della follia covid19 perché anche la politica e la borghesia in generale è preoccupata di quello che può succedere con un sistema dei media completamente screditato. Il Capitalismo senza controllo dei media è solo Fascismo.

Serve quindi iniziare il coro del “siamo stati ingannati” che, nelle intenzioni di politica e media, dovrà giustificare una precipitosa ritirata. “Siamo stati ingannati”. E’ una strategia che funziona sempre per difendere il sistema ma presuppone una cosa specifica: il capro espiatorio. Se i media sono stati ingannati è necessario capire da chi e perché e qualcuno dalla torre deve cadere. Conte e Speranza l’hanno capito benissimo.

Ha iniziato il quotidiano di progressista der Freitag con un articolo dal titolo: “Le critiche agli stravaganti del covid19 erano chiaramente esagerate: scusa, Svezia!” nel quale si legge:

“Pandemia – I tedeschi non vogliono credere che la ‘via speciale al covid19′ sia stata un successo in Svezia. E’ necessario dare una occhiata da vicino.” nel quale si smentiscono tutti i luoghi comuni sul presunto disastro del modello svedese.

Rincara la dose un articolo del Wall Strett Journal dal titolo: “La censura covid si è dimostrata dannosissima – I governi ed i social media hanno cospirato per bloccare chi dissentiva ma alla fine avevano ragione loro”.

Covid Censorship Proved to Be Deadly – WSJ
Government and social-media companies colluded to stifle dissenters who turned out to be right.
www.wsj.com

Il WSJ, sicuramente non un magazine di estremismo, semplicemente deve riconoscere l’evidenza ma lo fa per salvare se stesso, dopo essere stato parte di quella “collusione” dalla quale si tira comicamente fuori accusando “governi e social media”.

Come si esce da questa situazione? Serve certamente un capro espiatorio, qualcuno a cui addossare la colpa in modo che i media stessi possano dire di essere stati ingannati. E’ l’unico modo con cui l’Occidente possa recuperare il sistema dei media che gli serve così tanto ma non sarà affatto facile.

Quel treno è passato.

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