Tutti contro il dollaro e gli USA ora hanno paura

Tutti contro il dollaro e gli USA ora hanno paura

Mentre si protrae l’agonia dell’Ucraina, ormai destinata solo a far guadagnare tempo mentre gli altri paesi del Baltico e la NATO stessa si preparano per il conflitto, russi e cinesi stanno smembrando il mondo che c’era prima e togliendo la terra sotto i piedi agli occidentali. Quando, come sempre avviene, le ostilità si placheranno il mondo che ritroveremo sarà molto diverso da quello che abbiamo lasciato. Un intera placca tettonica si sta spostando ad Est senza che gli occidentali possano fare niente per impedirlo tanto da aver pensato che ormai non rimane che la guerra.

Dopo l’annuncio del presidente kenyano Ruto sulla necessità di sbarazzarsi dei dei dollari, il Kenya ha concordato con l’Arabia Saudita l’acquisto di petrolio usando la sua valuta locale, lo scellino keniota. Abbiamo già visto come la conversione degli scambi in valuta locale sia fondamentale per i paesi del Terzo Mondo, ed in particolare quelli africani, per uscire dalla trappola del debito tesa dagli occidentali. Non è un caso se Russia e Cina si stiano muovendo per incoraggiare e favorire questa trasformazione che mira ad uccidere il dollaro come valuta di riserva, oltre che l’euro, e costringere i paesi occidentali a fare i conti con i loro debiti garantiti da… niente.

Subito dopo l’annuncio del Kenya, India e Bangladesh hanno annunciato che procederanno presto a completare i loro scambi commerciali e nel settore del Turismo solo in valuta locale dei due paesi, escludendo il dollaro dall’equazione.

Dhaka, Delhi discussing de-dollarisation | The Daily Star
Bangladesh and India are in talks about doing away with the dollar as the official currency for payments between the two countries — a development that would bring down the cost of trade as well as the conversion rate losses for businesses and ordinary people.
www.thedailystar.net

Questo annuncio è stato rapidamente seguito da un altro annuncio simile: India e Tanzania avevano avuto il via libera per iniziare a commerciare in valuta locale invece che usare il dollaro.

Ancora il Kenya ha annunciato di aver raggiunto un accordo per non usare il dollaro nei pagamenti effettuati su Alibaba, il grande portale cinese. Safaricom e Alibaba hanno infatti deciso di usare per i pagamenti lo scellino keniota. E ancora, India e Malesia hanno anch’esse annunciato che useranno le Rupie indiane per esportazioni ed importazioni tra i due paesi.

Sicuramente però una delle notizie più importanti in tal senso arriva dal Brasile che ha raggiunto un accordo con la Cina per effettuare scambi commerciali usando lo yuan cinese. Il primo scambio commerciale nella valuta di Pechino è già avvenuto e, vista l’importanza del Brasile anche nell’organigramma dei BRICS, questo suona un gigantesco campanello d’allarme per gli occidentali e per gli USA in particolare.

“Siamo molto preoccupati dopo aver appreso che Brasile e Cina condurranno scambi commerciali nelle loro valute locali. Questa è una chiara violazione dei diritti dei nostri cittadini che contano su un tasso di cambio stabile del dollaro sui mercati mondiali.”. Gli Stati Uniti quindi affermano che sanzioneranno chi effettua scambi in valuta locale.

Al di là della comicità della dichiarazione sulla “violazione dei diritti dei nostri cittadini”, il messaggio che arriva dagli USA è molto chiaro: sono molto preoccupati che questo processo sia ormai inarrestabile, cosa che porterà all’impossibilità per gli USA di assorbire l’eccesso della loro moneta circolante portando ad una spaventosa inflazione. E poi al crollo dell’economia statunitense e della sua moneta che, non essendo garantita da nient’altro che carta, non potrà essere difesa.

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