Il mondo dell’Uomo Bianco crolla: la NATO pronta ad intervenire ad Haiti, i manifestanti si appellano a Russia e Cina

Ha fatto rapidamente il giro dell’isola la notizia dell’atterraggio del primo Boeing C-17 Globemaster della Forza Reale Aeronautica Canadese a Port-au-Prince ieri. Trasporta i veicoli corazzati con cui la NATO ha promesso al loro presidente fantoccio di reprimere le proteste che da mesi attraversano Haiti dopo il colpo di stato attuato qualche anno fa da Hillary Clinton. La NATO ha deciso di intervenire nell’isola e sta preparando una risoluzione per il Consiglio di Sicurezza dell’ONU che autorizzi l’intervento.

Dall’aereo iniziano a scendere i mezzi corazzati

L’Uomo Bianco, con la sua proverbiale protervia, non capisce e non accetta quello che sta succedendo. I cittadini occidentali sono portati a guardare solo l’Ucraina e non hanno capito quale sia la enorme proposta che Russia e Cina hanno fatto al mondo e perché il mondo l’abbia accettata e si sia schierato dalla parte di Mosca e Pechino.

Quello a cui assistiamo non è altro che il completamento delle lotte per l’indipendenza degli anni ’50 e ’60 del secolo scorso. E’ in corso il completo smantellamento delle strutture economiche e sociali che gli occidentali hanno messo in piedi per mantenere il controllo delle loro ex-colonie. Non a caso sia Putin che Xi Jinping sono sempre più chiari e diretti nei loro messaggi a tutti i paesi che non siano quelli occidentali.

E il loro messaggio, oltre che recepito, è stato accettato. E così mentre la NATO prepara l’intervento ad Haiti gli abitanti manifestano esponendo le bandiere russe e hanno chiesto a Russia e Cina di usare il loro potere di veto al Consiglio di Sicurezza per bloccare la risoluzione USA per l’intervento armato nell’isola.

I due paesi potrebbero accettare la richiesta dei cittadini di Haiti.

“Sorge un nuovo potere, è tempo di sbarazzarsi delle catene, il suo slogan è composto di tre semplici parole: al diavolo i colonizzatori” (Unione Sovietica, 1960).

Il poster pubblicato in Unione Sovietica (1960)

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