Gli Stati Uniti sarebbero pronti ad intervenire in Niger mentre la Russia non condanna più il golpe

Un documento che circola sulla rete Internet sembra confermare che gli Stati Uniti sarebbero pronti ad intervenire militarmente in Niger dopo il colpo di stato che ha estromesso il presidente fantoccio degli occidentali.

Gli USA, che hanno in Niger una base per droni che è costata oltre 110 milioni di dollari e che la più grande base di questo tipo ma che oggi è bloccata per la chiusura dello spazio aereo del Niger, starebbero preparando dei bombardamenti che dovranno essere portati a termine dalla Nigeria. Il documento è infatti un ordine di mobilitazione per i soldati nigeriani che devono mobilitarsi e riunirsi a Sokoto.

Voci però oggi si sono ricorse sul fatto che il numero 2 della giunta nigerina, il generale Salifu Modi, sarebbe stato osservato in Mali dove avrebbe trattato il supporto, anche militare, di Mali e Burkina Faso che secondo indiscrezioni sarebbero state avvertite in anticipo sul golpe. A riportarlo è France24. In particolare, il viaggio in Mali potrebbe essere stato il modo in cui il Niger ha ufficialmente chiesto alla Compagnia Militare Wagner un intervento diretto nel conflitto a sostegno appunto del Niger.

Intanto la Russia ha smesso di condannare il golpe. La posizione iniziale di Mosca era che “l’ordine costituzionale” in Niger doveva essere ripristinato. Negli ultimi comunicati invece la Russia auspica una soluzione che sia soddisfacente per tutti e soprattutto per i cittadini del Niger ma non si fa esplicitamente riferimento alla necessità di ripristinare il presidente nigerino.

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