I curdi non imparano mai. Dalla protezione offerta dall’Iran alle operazioni di ieri

Qualche settimana fa l’Iran aveva impedito, insieme con Siria e Russia, qualsiasi operazione turca in Siria. Gli iraniani si erano spinti fino a minacciare Ankara di una risposta militare se avesse intrapreso l’operazione di attacco alla Siria che Erdogan voleva effettuare dopo avere avuto l’ok da parte della NATO come risposta all’ok turco all’ingresso di Finlandia e Svezia nell’Alleanza Atlantica.

Ankara ha dovuto desistere per settimane dopo aver annunciato la sua operazione di creazione delle buffer zone in Siria, perché oltre all’Iran anche Siria e Russia avevano promesso una risposta militare. Dopo essere stati venduti dai loro amici occidentali i curdi avevano l’occasione di riconciliarsi con Damasco, evitare gli attacchi della Turchia ed ottenere una grande autonomia all’interno dello stato siriano. Ma evidentemente non imparano mai. O, probabilmente, i soldi che ricevono dagli USA sono troppi tanto che persino essere venduti al loro nemico non è sufficiente per rinnegare certe alleanze.

Se l’accusa ai curdi siriani in relazione all’attentato di Istanbul è debolissima, e i media palestinesi hanno accusato il Mossad israeliano per quell’attacco, è stato lo stesso John Bolton ad ammettere che invece i curdi iracheni stanno attivamente aiutando gli Stati Uniti a trasferire armi ai vari gruppi all’interno dell’Iran per cercare di rovesciare il governo iraniano. La famiglia Barzani, nota per le splendide ville che compra ad Hollywood, non ha quindi potuto esimersi dall’aiutare gli USA.

Ieri decine di raid arei sono stati effettuati da Turchia ed Iran contro i curdi in Iraq e Siria. La novità di questi raid è però il via libera dato alla Turchia per attaccare il nord della Siria, sorvolando spazi aerei controllati da Damasco e dalla Russia che quindi hanno dovuto dare il loro ok e promettere di non attaccare i velivoli ed i droni che hanno portato avanti gli attacchi. Questo significa che Siria e Russia hanno cambiato idea sulla protezione dei curdi, sicuramente in risposta ad un coinvolgimento dei curdi siriani nelle operazioni effettuate in Iraq.

Altrimenti non si spiega come Siria e Russia fossero pronte, fino a qualche settimana fa, a respingere i turchi con le armi ed ora li lascino entrare in Siria senza problemi. I siriani si erano persino mossi per riprendere il controllo di molti territori curdi ed affiancarli nella difesa contro la Turchia tanto che alcune unità siriane pare siano state leggermente ferite negli attacchi di ieri.

Di seguito la mappa delle località siriane attaccate fino ad adesso dalla Turchia

Qui invece due video relativi agli attacchi turchi nelle vicinanze di Kobane

In poche settimane i curdi, specie quelli siriani, sono passati dall’essere finalmente difesi da qualcuno ad essere invece di nuovo nemici di tutti, persino di coloro che danno loro i soldi. Evidentemente gli interessi economici che li legano alle oligarchie occidentali sono troppo forti.

Leave a Reply

Your email address will not be published.