Le sconcertanti deposizioni di Pfizer e Moderna alla commissione d’inchiesta australiana (video)

Le sconcertanti deposizioni di Pfizer e Moderna alla commissione d’inchiesta australiana (video)

E’ andata in onda una situazione surreale durante le deposizioni di Pfizer e Moderna davanti alla Commissione di Inchiesta sulla gestione del covid19 del Senato australiano che sta indagando sulla gestione complessiva di quella che è stata la psicofollia del covid19.

Le due aziende, evidentemente conoscendo quale sarebbe stato il tenore delle deposizioni, si sono innanzitutto rifiutate di inviare i loro rappresentanti in Australia e hanno acconsentito a partecipare solo in videoconferenza. Considerato quello che si è ascoltato, non è esagerato pensare che temessero che i loro rappresentanti potessero essere fermati dopo le deposizioni. O meglio, le non-deposizioni che hanno fatto infuriare diversi senatori.

Alcune delle situazioni più assurde sono presentate di seguito con i video delle dichiarazioni.

Pfizer non sa spiegare come mai il suo prodotto causi miocarditi e pericarditi

Nel primo video il senatore Gerard Rennick chiede a Pfizer se siano a conoscenza del motivo per cui il loro farmaco, impropriamente chiamato vaccino, causi miocarditi e pericarditi. I due rappresentanti di Pfizer continuano a rispondere con dichiarazioni predefinite che parlano solo della sicurezza del prodotto, ignorando completamente la domanda fino a quando sostanzialmente devono ammettere di non sapere perché il loro farmaco causi miocarditi e pericarditi. Una cosa sconvolgente perché l’azienda non sa quale sia davvero il problema e quindi non sa quali siano gli esiti né a breve né soprattutto a medio e lungo termine.

Senatore: “Potete spiegarci il motivo per cui il vostro farmaco causi miocarditi e pericarditi?”
Pfizer: “Basandoci sui test clinici e sulle statistiche della farmacovigilanza così come sulle informazioni ricavate nella evidenza sperimentale [“real world evidence”] che ora comprende un miliardo di dosi di vaccino abbiamo molta fiducia, moltissima fiducia sul fatto che il nostro vaccino sia sicuro…”
S: “Mi scusi, mi scusi: [la domanda era:] in questo momento voi capite perché il vostro vaccino… non è il rischio del quale vi sto chiedendo… in questo momento voi capite come mai il vostro vaccino causi miocarditi e pericarditi? Io vorrei che mi spiegaste perché il vostro vaccino causi miocarditi.”
P: “Pfizer è consapevole che ci siano resoconti molto rari su miocarditi e pericarditi che sono state temporaneamente associate con la vaccinazione.. […] secondo le autorità di vigilanza in tutto il mondo il numero di queste segnalazioni rimane piccolo…”
S: “Io non mi sto riferendo al numero di segnalazioni. Io vorrei che lei mi spiegasse il meccanismo per il quale il vaccino causa miocarditi e pericarditi. Voi capite la ragione per cui il vaccino causa queste miocarditi e queste pericarditi? A me sembra che voi non lo sappiate e, se fosse così, vorrei capire come avete potuto attestare che il vaccino sia sicuro e stimarne il profilo di rischio.”
P: “Senatore, tutti i farmaci ed i vaccini hanno dei benefici ed hanno anche degli effetti collaterali. Considerando tutte le informazioni sui vaccini covid19, le autorità di regolamentazione e vigilanza, le autorità sanitarie e gli esperti di tutto il mondo – inclusi quelli in Australia – hanno concluso che il rapporto rischi/benefici…”
S: “Questa non è la domanda. Non è la domanda. Sapete spiegare perché il vostro vaccino causi miocarditi? Si o no?”
P: “Senatore, il rapporto rischi/benefici…”
S: “Si o no?”
P: “Senatore…”
S: “Si o no? Mi pare evidente che non lo sapete perché non sapete spiegarlo. Io non sto facendo riferimento al rapporto rischi/benefici. Io sto chiedendo quale sia la ragione chimica per la quale il vostro vaccino causa danni al cuore.”
P: “Senatore, sarò felice di riportare la sua domanda e tornare da voi per fornire tutte le informazioni che siano in nostro possesso. Vorrei solo chiarire che nella mia risposta precedente non mi riferivo al rapporto costi/benefici ma al rapporto rischi/benefici. Le autorità sanitarie in tutto il mondo continuano a raccomandare i benefici…”
S: “Ma questa non è la domanda che le sto facendo. Grazie comunque.”

Chiaramente l’esperto di Pfizer non sa dare una risposta. O Pfizer non lo sa, cosa probabile o avrebbe risolto il problema o per lo meno individuato fattori di rischio, oppure la risposta potrebbe peggiorare la situazione dell’azienda e quindi non viene fornita. Stiamo parlando però di una inchiesta formale del Parlamento australiano che può mettere sotto accusa le aziende. Non rispondere è drammatico.

Pfizer non può fornire alcuna prova che l’uso del suo farmaco prevenga la trasmissione del virus

Il secondo video riguarda le domanda poste dal senatore Matt Canavan che chiede conto a Pfizer delel dichiarazioni del suo presidente, Bourla, sul fatto che il loro farmaco prevenga la diffusione e la trasmissione del virus. In sostanza, Pfizer non può fornire alcuna prova che le dichiarazioni del suo presidente corrispondessero alla realtà. Bourla ha in sostanza mentito in decine di audizioni nel mondo e Pfizer stessa ha mentito quando, anche nei suoi comunicati e persino nei tweet, affermava che il suo farmaco potesse prevenire la trasmissione del virus da persona a persona. Una sconcertante (non) ammissione di una chiara frode.

Senatore: “Pfizer ha mai effettuato test sul fatto che il vostro vaccino covid19 potesse ridurre o bloccare la trasmissione del virus prima che il vaccino fosse approvato nel 2020?”
Pfizer: “Senatore, per poter somministrare il nostro vaccino ai pazienti a noi veniva richiesto di dimostrare che il vaccino fosse sicuro ed efficace nel prevenire la malattia, nel prevenire una evoluzione grave della malattia e nel prevenire l’ospedalizzazione. L’obbiettivo principale della vaccinazione era e rimane la protezione della persona che lo riceve.”
S: “Ripeterò la mia domanda perché non mi è stata fornita risposta. Il 3 Dicembre 2020 il presidente di Pfizer Bourla ha dichiarato a NBC News quando gli è stato chiesto se le persone vaccinate potessero ancora avere dentro di sé e diffondere il virus – e cito – ‘Credo che questo sia in corso di valutazione. Non siamo ancora certi di questo’. Il sig. Bourla aveva ragione quando affermava il 3 Dicembre 2020 che Pfizer non sapesse se il vaccino poteva ridurre o bloccare la trasmissione del virus?”
P: “Senatore, come per tutti i vaccini che richiedono l’autorizzazione, i requisiti sono quelli di provare con trial clinici attendibili che il vaccino sia sicuro ed efficace nel prevenire l’infezione e, in questo caso, nel prevenire i casi gravi e l’ospedalizzazione”.
S: “Vorrei chiedere di più. Mi dispiace che la risposta a questa domanda abbia richiesto 5 minuti. Quindi, si o no, alla domanda se avevate effettuato dei test che confermassero se il vostro vaccino bloccava o riduceva la trasmissione del virus?”
P: “Senatore, abbiamo pianificato i nostri trial clinici secondo i requisiti che erano quelli di provare che il vaccino fosse sicuro ed efficace nel prevenire la malattia grave…”
S: “Va bene, penso che si possa passare ad un altra domanda. Il 14 Gennaio 2021, circa 6 settimane dopo le dichiarazioni del sig. Bourla a NBC News, 6 settimane dopo l’account ufficiale Twitter della Pfizer pubblicava – e cito – ‘la capacità di vaccinare in modo rapido e quindi di arrivare all’immunità di gregge e fermare la trasmissione è la nostra priorità’ . Su quali basi scientifiche, che prove scientifiche Pfizer aveva per fare questo annuncio pubblico che intendeva affermare che la vaccinazione potesse bloccare la trasmissione del virus?”
P: “Senatore, non conosco il contesto ed i dettagli di quel commento ma mi lasci solo dire che l’obbiettivo principale della vaccinazione, come indicato dalle autorità in Australia e in tutto il mondo, era quello di prevenire l’infezione, prevenire la malattia grave e prevenire l’ospedalizzazione. Questo è quello che i nostri trial clinici sono stati progettati per dimostrare, che è stato dimostrato e queste erano le prove che sono state verificate dalle autorità. Queste sono le prove, molto chiare, che hanno portato all’approvazione dei farmaci in Australia e in tutti gli altri paesi.”
S: “Allora vi chiedo di riportare e farci avere le informazioni su quale base scientifica il vostro account Twitter ha fatto quella affermazione il 14 Gennaio 2021”
P: “Certamente. Riporteremo la domanda e vi faremo avere qualsiasi informazione in nostro possesso”
S: “Ok, allora a Giugno, Giugno 2021, l’8 Giugno l’account Twitter di Pfizer ha riportato una dichiarazione del sig. Bourla che diceva che – e cito – ‘il vaccino è fondamentale per aiutare a bloccare la trasmissione del virus’. Quali prove il sig. Bourla aveva a Giugno 2021 per affermare che il vaccino potesse fermare la trasmissione del virus?”
P: “Senatore, è stato dimostrato chiaramente che il vaccino covid19 è stato centrale in tutto il mondo per aiutare a ridurre…”
S: “Sto chiedendo quali prove avesse? Potreste indicarmi qualche studio di Pfizer o di scienziati indipendenti che possono essere la base dell’affermazione del sig. Bourla che il vostro vaccino potesse bloccare la trasmissione del virus?”
P: “Senatore, non conosco il contesto e i dettagli di quella affermazione [risate in sottofondo]. Noi abbiamo rispettato e abbiamo lavorato da molto vicino con le autorità sanitarie in tutto il mondo per fornire le informazioni che loro richiedevano per approvare questo vaccino, per prevenire l’infezione, la malattia grave e l’ospedalizzazione”.
S: “Ok, allora vi chiedo di nuovo di riportare la domanda e fornirci le risposte appena possibile circa quali fossero le basi scientifiche sulle quali il sig. Bourla basava le sue affermazioni di Giugno 2021.”
P: “Lo faremo.”
S: “Bene. Voi credete ancora che il vostro vaccino covid19 sia uno strumento fondamentale per bloccare la trasmissione del virus?”
P: “Assolutamente. E’ uno strumento fondamentale nel prevenire l’infezione, la malattia grave e l’ospedalizzazione.”
S: “Si, ma questa non era la mia domanda. La ripeterò perché sia chiara. Voi credete ancora, la posizione di Pfizer è ancora che il vostro vaccino sia uno strumento fondamentale per [enfatizzando] bloccare la trasmissione del virus?”
P: “La posizione di Pfizer è che il vaccino è uno strumento fondamentale per la protezione della salute dell’individuo che riceve la vaccinazione e consentire alla società di funzionare in modo normale.”
S: “Ok, io capisco da queste risposte che voi NON pensate che il vostro vaccino covid19 sia uno strumento fondamentale per bloccare la trasmissione del virus, come il sig. Bourla ha ripetuto diverse volte e voi non l’avete affermato. Quindi direi che voi non lo pensate. La cosa preoccupante è che abbiamo dichiarazioni del vostro presidente, che è ovviamente un importante riferimento per le autorità sanitarie nel mondo, che dice che il vostro vaccino è uno strumento fondamentale per bloccare la trasmissione del virus. Può indicarmi una dichiarazione, un documento o qualsiasi altra cosa prodotta da un rappresentante di Pfizer o dal vostro presidente che ritratti o si dissoci dalle affermazioni molto chiare rilasciate dal sig. Bourla a Giugno 2021 e che affermavano che il vaccino fosse uno strumento critico per bloccare la trasmissione del virus? Avete chiarito questa posizione da allora?”
P: “Senatore, sono certo che le prove che abbiamo presentato alle autorità di regolamentazione siano sufficienti per dimostrare che il vaccino è sicuro ed efficace per l’uso che se ne intendeva fare…”
S: “Ma questa non è la mia domanda. Mi dispiace di interromperla ma abbiamo esaurito il tempo e lei è molto reticente e si sta rifiutando di rispondere alle domande.”

Ci sono molte cose interessanti in questo scambio che, ricordiamolo, ha valore legale. Intanto Pfizer si rifiuta di confermare, in modo legalmente vincolante, che il suo farmaco blocchi la trasmissione del virus, una bugia che è stata alla base di tutte le restrizioni introdotte in tutte le parti del mondo nei confronti di chi non accettava di sottoporsi alla somministrazione. Alla prova, legale, dei fatti quelli che affermavano che la (falsa) vaccinazione servisse a proteggere le comunità bloccando la trasmissione, inclusa Pfizer stessa, mentivano. Con tutte le conseguenze del caso. Non solo, Pfizer non ha mai – come confermato dai suoi rappresentanti – neanche provato a sviluppare un farmaco che prevenisse la trasmissione. Come ci tengono a sottolineare, non era loro richiesto.

Oggi sappiamo tutti che quella del blocco della trasmissione del virus era una bufala colossale, lo sappiamo per evidenza ma sappiamo anche che Pfizer e i regolamentatori lo sapevano e hanno mentito.

La seconda cosa interessante è Pfizer abbia chiarito ufficialmente che il suo farmaco non previene né riduce i decessi. Come loro stessi affermano, il loro requisito era “prevenire l’infezione, la malattia grave e l’ospedalizzazione” e non i decessi. Se Pfizer si rifiuta, in modo ufficiale, di affermare che il loro farmaco previene i decessi è perché evidentemente non lo fa, come abbiamo capito mesi dopo. Ecco un’altra menzogna diffusa a piene mani e rivelatasi non solo falsa ma falsa in modo consapevole. E falsamente spacciata come vera per indurre comportamenti sociali e politici.

Pfizer si rifiuta di smentire che il proprio contratto includa clausole di immunità per frode

In questo breve video i senatori puntano su un altro punto importante: Pfizer ha concluso contratti con i governi che includono clausole di indennità che la proteggono non solo nel caso di errori ma anche nel caso in cui Pfizer abbia fornito fraudolentemente dati sbagliati. Cioè abbia mentito di proposito negli studi presentati alle autorità di regolamentazione.

Senatore: “Grazie. Il vostro contratto con il governo per fornire le dosi di vaccino anti-covid include una clausola che annulla la vostra immunità qualora Pfizer abbia commesso crimini come la presentazione di studi o prove che includano dati falsi?”
Pfizer: “Senatore, Pfizer rispetta sempre le leggi di tutti i mercati in cui opera e usa i più alti standard per la implementazione di trial clinici e di tutte le altre operazioni.”
S: “Il vostro contratto con il governo per la fornitura delle dosi di vaccino include una clausola per la revoca dell’immunità qualora Pfizer commetta crimini come la presentazione di studi o prove che includano dati falsi? La domanda è semplice. Quale è la risposta? Si o no?”
P: “Senatore Roberts, come ho dichiarato in precedenza il contenuto del contratto tra Pfizer ed il governo è segreto e non ho altre informazioni da poter fornire a questa commissione in relazione alla domanda.”
S: “E’ vero che il vaccino covid19 di Pfizer è stato inizialmente sviluppato come una contromisura da fornire al Dipartimento della Difesa americano?”
P: “Senatore, il nostro solo obbiettivo dall’inizio di questa pandemia è stato quello di scoprire, sviluppare e fornire un vaccino sicuro ed efficace…”
S: “Non vi ho chiesto quale sia stato il vostro obbiettivo. Ho chiesto: è vero che il vaccino covid19 di Pfizer è stato inizialmente sviluppato come contromisura da fornire al Dipartimento della Difesa americano?”

In questo altro passaggio Pfizer si rifiuta di ammettere di avere imposto ai governi la propria immunità non solo in caso di dati errati ma addirittura anche qualora l’azienda avesse fornito dati e studi falsi di proposito per ottenere l’approvazione del suo vaccino. Quindi la risposta è si, Pfizer ha chiesto la totale immunità anche qualora avesse di proposito mentito e fornito dati falsi.

In aggiunta c’è una domanda di cui non vediamo ma conosciamo la risposta e cioè se il vaccino di Pfizer fosse stato inizialmente sviluppato, e quindi commissionato, come contromisura dal Dipartimento della Difesa USA. Questa è una domanda molto specifica e con grandi implicazioni: se questo fosse vero – ed è vero – significherebbe che il DoD USA sapeva del virus mesi o anni prima della sua scoperta ufficiale. “Contromisura” significa che il Dipartimento della Difesa potrebbe avere volontariamente, come hanno sempre affermato i cinesi, diffuso il virus in aree del mondo assicurandosi prima di avere un vaccino – o un antidoto – che potesse coprire prima i suoi militari e poi eventualmente la sua popolazione.

Queste informazioni sono consistenti con le notizie diffuse dai media USA nel 2020 che affermavano che i servizi segreti USA avevano avvisato a Novembre 2019 l’allora presidente Donald Trump della possibilità di una epidemia di un virus. Peccato che, ufficialmente, a Novembre 2019 il virus non fosse stato ancora scoperto perché i cinesi l’avrebbero scoperto solo a Dicembre 2020. Questo potrebbe portare a credere che la diffusione del covid19 da parte degli USA in Cina sia stata intenzionale e che quindi il virus sia un’arma biologica, come hanno spesso lasciato intendere i russi.

Quando è stato richiesto specificatamente se la Pfizer avesse avuto dei rapporti con il Dipartimento della Difesa statunitense per lo sviluppo del vaccino, in una parte che non si vede nel video, il rappresentante di Pfizer ha risposto che avrebbe riportato la domanda e fatto sapere in un momento successivo. Il che ovviamente non è un “no”.

Sembra fantascienza ma non lo è.

Pfizer ha usato dosi diverse di vaccino per i suoi dipendenti in Australia

Un’altra importante rivelazione riguarda le dosi usate per la vaccinazione, ammesso che la si possa chiamare così, dei dipendenti Pfizer in Australia. Pfizer non ha usato le stesse dosi approvate dalle autorità australiane ma ha importato delle dosi specificatamente riservate ai propri dipendenti.

Senatore: “Ho letto che le dosi usate per la vaccinazione obbligatoria dei vostri dipendenti facevano parte di un partita importata direttamente da Pfizer per i suoi dipendenti e che non era stata autorizzata e testata dalla TGA [la Therapeutic Goods Administration, l’ente regolatore che si occupa della sicurezza dei farmaci in Australia]. E’ corretto?”
Pfizer: “Senatore, Pfizer ha deciso di importare una partita di dosi per la vaccinazione dei suoi dipendenti e questo per evitare di sottrarre dosi al programma statale di vaccinazione [risate in sottofondo]”.

Quindi Pfizer ha deciso di importare specificatamente delle dosi mai sottoposte all’autorità di regolamentazione australiana per la vaccinazione dei propri dipendenti. Siamo sicuri che innanzitutto sia legale? Tecnicamente possono essere somministrate solo dosi che corrispondono a quelle approvate dall’ente regolamentatore. In ogni caso, per quale ragione Pfizer ha deciso di non usare qualcuna delle milioni di dosi che ha importato per i cittadini australiani ed invece si è presa la briga di importare una partita diversa per i propri dipendenti?

E’ forte il sospetto che l’abbia fatto per usare una composizione diversa che potesse non causare danni ai suoi stessi dipendenti ed evitare cause legali. La partita importata e quindi le dosi somministrate potrebbero persino essere state solo placebo. Questa è l’ambiguità che questo comportamento, più che sospetto, ha generato soprattutto alla luce della grande percentuale di dipendenti Pfizer che in tutto il mondo non volevano accettare la somministrazione. Avendo Pfizer spinto per l’obbligo di somministrazione da parte dei datori di lavoro e sapendo che in caso di danni il datore di lavoro avrebbe potuto risponderne penalmente, Pfizer potrebbe avere importato dosi placebo per i suoi dipendenti.

Moderna non è al corrente di studi con revisione tra pari sugli effetti collaterali del vaccino che produce

Passando a Moderna, la seconda azienda che produce vaccini mRNA importati in Australia, durante la richiesta del senatore Antic il rappresentante di Moderna risponde che non è al corrente di studi che affermano che l’incidenza degli effetti collaterali gravi del proprio farmaco possano essere addirittura 1 in 800 somministrazioni.

Senatore: “Ho fatto riferimento in precedenza ad uno studio di una rivista [scientifica] della fine dello scorso anno che afferma che l’incidenza degli effetti collaterali gravi per il vostro vaccino sia di 1 ogni 800 somministrazioni. Secondo i vostri studi, siete d’accordo con questa stima e se così non fosse qual è l’incidenza misurata da voi e come si posiziona quando paragonata a quella di altri vaccini come quello per l’influenza?”
Moderna: “Non sono al corrente dello studio al quale si riferisce…”
S: “E’ uno studio di una importante rivista scientifica medica… non lo conoscete?”
M: “No, non lo conosciamo.”
S: “Non credete che dovreste esserne al corrente?”
M: “Penso che se fosse possibile per lei fornirci questo studio…”
S: “Questo è parte della frustrazione relativa a questa inchiesta. Se voi foste qui noi potremmo mostrarvelo. Comunque questo è uno studio che è stato ampiamente discusso. Voi siete un produttore di farmaci e mi viene difficile pensare che non conosciate questo studio.”
M: “Quello che posso dire è che la nostra azienda, come parte delle sue attività di farmacovigilanza, fa una verifica costante della letteratura disponibile e cerca in particolare studi che parlino degli effetti collaterali. Noi verifichiamo questi studi e questi effetti collaterali e li includiamo nel database di farmacovigilanza. Questo studio sarà quindi analizzato dal nostro reparto di farmacovigilanza e le sue informazioni verranno usate per valutare il profilo di rischio dei nostri vaccini.”
S: “Ok, allora qual è l’incidenza secondo Moderna degli effetti collaterali gravi per il vaccino che produce e come si posiziona quando paragonato a quelli dei vaccini più comuni?”
M: “Beh, io non ho qui con me il dato dell’incidenza degli effetti collaterali…”
S: “Lei non ha il dato dell’incidenza degli effetti collaterali con lei oggi?”
M: “Quello che posso fare e darle l’incidenza degli effetti collaterali gravi dei nostri studi clinici randomizzati che era all’incirca simile a quello osservato nel gruppo di controllo.”

S: “Lei non mi sa dire l’incidenza degli effetti collaterali gravi. Lei ha capito che è venuto davanti ad una commissione del Senato oggi specificatamente per rispondere a questa domanda? E lei non mi sa dire quale sia l’incidenza degli effetti collaterali gravi del vostro prodotto? E’ assurdo.”
M: “Beh, quello che posso dire è che sul sito della TGA è indicato il valore di 1,2 segnalazioni per…”
S: “Quella è la TGA. Io non le sto chiedendo della TGA, le sto chiedendo di Moderna. Lei deve avere questa informazione. Voi siete una multinazionale. Lei è oggi di fronte ad una inchiesta del Senato e lei non mi sa dire quale sia l’incidenza degli effetti collaterali gravi? E’ assurdo quello che mi sta dicendo. [pausa in cui tutti i rappresentanti di Moderna stanno in silenzio] Nessuno di voi può dirmelo?”
M: “Dottor Clarke, posso fornirle questa informazione in un altro momento dopo aver riportato la sua domanda. Quello che posso dirle è che nei nostri trial clinici non abbiamo rilevato problemi di sicurezza e nessuno sbilanciamento negli effetti collaterali o nei decessi tra il gruppo dei vaccinati e quello di controllo.”
S: “Presidente, io credo che stiamo perdendo tempo. Grazie. Può riprendere la parola.”

I rappresentanti di Pfizer non ritengono “che qualcuno sia stato obbligato a subire la vaccinazione”

Paradossale, nella sua crudeltà, lo scambio con un’altra senatrice che chiede ai rappresentati di Pfizer chi di loro abbia detto che nessuno è stato obbligato ad assumere il farmaco impropriamente chiamato vaccino.

S: “Nessuno è stato costretto a sottostare alla vaccinazione. Chi ha fatto questo commento? Lei? Lei è informato sul covid19. Lei dovrebbe sapere che le persone, gli infermieri, i dottori, tutte le persone per mantenere il loro lavoro sono stati costretti a subire la vaccinazione. Lei ritira la sua affermazione che nessuno sia stato costretto a subire la vaccinazione?”
P: “Senatrice, io credo fermamente che nessuno sia stato costretto a subire la vaccinazione con la forza. Gli obblighi in merito alla vaccinazione sono stabiliti dalle autorità. Io credo che tutti abbiano avuto la possibilità di avere o non avere il vaccino. Io non credo che qualcuno sia stato costretto.”
S: “Non siamo davvero d’accordo su questo”.

Era stato anticipato da tutti che queste persone, dopo avere obbligato miliardi di persone a subire un trattamento medico con la forza, avrebbero negato di averlo mai fatto. Non c’è niente di inaspettato ma che questa sia la posizione ufficiale delle case farmaceutiche e sentirla ufficialmente in una inchiesta è ancora più spaventoso e crudele.

Per finire un video, che include parti già mostrate, in cui un senatore accusa ripetutamente Pfizer di nascondersi dietro le autorità sanitarie e di scaricare su di loro le responsabilità. Un comportamento che come abbiamo visto sia Moderna che Pfizer hanno tenuto costantemente durante le testimonianze, scaricando le decisioni e persino i dati e le valutazioni sulle autorità sanitarie e sui regolamentatori, esonerando se stessi. Di questo non si fornisce traduzione.

Un disastro che conferma i peggiori sospetti

Le audizioni, davanti ad una commissione d’inchiesta del Senato australiano, confermano i peggiori sospetti. Reticenze, mistificazioni, a volte grossolane ritrattazioni e soprattutto un completo gioco a scaricabarile sulle autorità sanitarie. Le aziende dietro alla psicofollia del covid19 oggi, quando ormai la semplice evidenza ha smentito tutte le loro affermazioni e tutte le affermazioni che hanno costretto a recitare, si fanno forti di contratti segreti, dati che non vogliono rivelare e tutto quello che un colpevole può utilizzare per scaricare le sue responsabilità.

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