L’esercito siriano ed i curdi attaccano insieme i turchi per la prima volta. La Russia vede una escalation in Siria

L’esercito siriano ed i curdi attaccano insieme i turchi per la prima volta. La Russia vede una escalation in Siria

La Turchia ha chiesto alle sue milizie in Siria di iniziare a bombardare con l’artiglieria le postazioni curde lo stesso giorno in cui la NATO ha annunciato l’accordo tra Turchia, Svezia e Finlandia per l’ok all’ingresso dei due paesi scandinavi nell’Organizzazione Atlantica. Come sappiamo quell’annuncio era prematuro perché Svezia e Finlandia fronteggiano ora rivolte in patria contro le clausole che prevedono l’estradizione dei curdi verso la Turchia. Ciononostante, Ankara ha iniziato da subito a colpire le postazioni curde.

Nella giornata di ieri si è materializzata per la prima volta l’alleanza tra esercito siriano e curdi siriani con il supporto della Russia. Con una operazione molto grande a sorpresa nell’area di Aleppo, i siriani ed i curdi hanno attaccato la città di Maranaz che è occupata dalle milizie turche. I siriani sono riusciti a liberare la città, strategica per l’area, mentre i curdi hanno conquistato un altro punto strategico, il villaggio di Umm al-Qari con la copertura dell’artiglieria e delle unità missilistiche dell’esercito di Damasco. L’esercito siriano ha quindi sostituito la guerriglia curda a Maranaz ed ha sostituito i curdi a Radar Sha’ala nella parte nord di Aleppo, mentre altre unità di Damasco stanno arrivando per rinforzare tutte le posizioni nei sobborghi a nord di Aleppo.

Si tratta quindi della prima operazione congiunta che prova come i curdi, traditi dalla NATO e venduti alla Turchia, abbiano capito che solo Damasco e Mosca sono interessati a difenderli da Ankara, come era più che prevedibile, ed è evidente che Damasco li aiuta ha avuto garanzie sul fatto che i curdi siriani accettino di rientrare, con grande autonomia, nell’alveo della Siria e non cerchino più l’indipendenza. IL tutto con il beneplacito di Mosca che assicura anche la possibilità di fronteggiare le truppe USA che stazionano ancora in Siria. Proprio queste truppe da settimane sono messe sotto pressione da attacchi che secondo gli USA sono coordinati da Mosca. L’obbiettivo è ovviamente quello di cacciare sia turchi che statunitensi dalla Siria.

Due giorni fa le milizie curde avevano stabilito un campo militare nell’area di Jabal al Bashri, tra Raqqah e Deir el-Zor, un’area in cui sono attivi sia l’esercito siriano sia gli iraniani che hanno creato dei campi di addestramento nella zona. E’ evidente quindi come siriani, curdi e iraniani si stiano dividendo il territorio per controllarlo e gestirlo meglio.

E’ probabile che se Erdogan capirà che a fronteggiare la sua idea della creazione di una buffer zone di 30km in Siria ci saranno non solo i curdi (che senza il supporto USA sono poca cosa) ma anche Damasco e Mosca, si vendicherà riavvicinandosi alla NATO sulla questione Russia/Ucraina. In questo momento, per esempio, la Turchia non ha accettato di sanzionare la Russia e tiene chiuso il Mar Nero ai paesi della NATO.

Questo sviluppo è già considerato da sempre dalla Russia che evidentemente l’atteggiamento di Erdogan sia solo di attesa per capire cosa possa estrarre da Mosca ma che alla fine la Turchia si allineerà con il resto della NATO. Ne ha parlato apertamente l’esperto di affari russi Dmitry Brega che ha affermato che l’escalation in Siria è possibile se la NATO spingerà la Turchia a lanciare un assalto alla Siria. L’idea della NATO è aprire un secondo fronte contro la Russia, cosa che non è riuscita per esempio spingendo la Georgia ad attaccare i russi.

La Russia si aspetta quindi che la Turchia, trovando l’opposizione dei siriani, dei curdi e di Mosca, tenti qualche operazione su larga scala così da aiutare la NATO in Ucraina. E ovviamente si aspetta anche la partecipazione di Israele il cui governo è appena crollato (di nuovo) con il rischio di riportare Bibi Nethanyau al potere.

Nel frattempo, si registra una positiva evoluzione con il riavvicinamento dei curdi a Damasco: l’unica cosa sensata da fare per non essere spazzati via.

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