Per due anni la NATO ed i paesi occidentali hanno ripetuto che la guerra in Ucraina non era una guerra dell’Alleanza, che non era coinvolta. Per due anni, si è scritto che l’Occidente ha sbagliato a forza la mano di Mosca, pensando di batterla facilmente sia economicamente che militarmente, solo per scoprire subito dopo che non sarebbe successo.
La NATO si è semplicemente cacciata in guaio terribile, sottovalutando la preparazione non solo della Russia ma anche della Cina e delle decine di paesi del Sud del Mondo che non attendevano altro che di ribellarsi ai conquistadores. Quando si diceva che a questo punto l’Alleanza non può esimersi dall’entrare in guerra, molti pensavano che fosse esagerato.
L’Economist ha una idea diversa. Nel suo pezzo “Cosa succederebbe se l’Ucraina perdesse?” la chiosa è chiara: “Una sconfitta dell’Ucraina sarebbe un momento imbarazzante per l’Occidente, un evento-Suez moderno. L’America e l’Europa hanno messo – fosse in modo inconsapevole – la loro credibilità in gioco.”
Sebbene lo si sia sempre detto, non si è felici di leggere conferme di quanto si è sempre pensato. Questo avvicina una escalation militare alla quale la NATO non può più sottrarsi.
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