In collegamento con il Parlamento Italiano Maryam Rajavi del MEK dichiara di organizzare le proteste in Iran. Poi cancella il video

In collegamento con il Parlamento Italiano la leader del MEK/MKO (Mojahedin del Popolo Iraniano), una organizzazione considerata terrorista dall’Iran, che teoricamente sarebbe di ispirazione marxista ma è attivamente finanziata da Israele e dagli Stati Uniti, ha ammesso che il MEK è dietro alle proteste violente in Iran. Poi, poiché questa dichiarazione contrasta con la propaganda occidentale che vuole le proteste in Iran come spontanee ed espressione del popolo iraniano, ha cancellato il video dai suoi account. Non sta bene poter dire che quelli che uccidono vigili del fuoco o assaltano le ambulanze non sono gli iraniani ma elementi esterni supportati dall’Occidente.

“Questo movimento è in massima parte organizzato dalle persone delle organizzazioni di mujahedeen e dal network delle unità di resistenza. Tre settimane prima dell’inizio dell’attuale insurrezione, l’IRGC ha annunciato pubblicando una analisi che i militanti dell’organizzazione dei mujahedeen hanno avuto un ruolo significativo gestendo e dirigendo le proteste in modo da causare insicurezza, ansia e terrore. Il Consiglio Nazionale della Resistenza è una alternativa a questo regime.”

La cosa più comica? La Rajavi indossa l’hijab, lo stesso da cui gli occidentali vogliono “liberare” le donne iraniane.

Non è la prima volta che la Rajavi ammette apertamente di organizzare una protesta violenta in Iran. Nel video che segue, nel 2018, la stessa Rajavi (indossando sempre un hijab) in collegamento con New York dichiarava:

“Il regime dice che l’elemento principale in relazione alle proteste del Dicembre 2017 è stata l’organizzazione dei rivoltosi. Sono state create le cosiddette Unità della Ribellione che hanno sia la capacità di crescere di numero e il potenziale per sostituire i leader [dei disordini] sul campo”

Cioè la Rajavi spiega che le proteste in Iran sono – secondo lei, perché non si dimentichi che lei è lì per farsi finanziare – organizzate dal suo gruppo e non sono spontanee né dirette dagli iraniani.

In sottofondo nel primo video si sente la traduzione in italiano.

Questo spiega facilmente quanto spontanee siano davvero le proteste in Iran. Tra l’altro, l’affidabilità di chi dichiara di essere marxista e poi si fa finanziare da Israele e Stati Uniti è già di per sé una boutade. Come se le antilopi uscissero a cena con i leoni, ma solo ogni tanto, poi nemici come prima.

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