La Banca dei regolamenti internazionali (BIS, Bank of International Settlements) sta completando la policy che consentirà alle banche di detenere fino al 2% delle loro riserve in Bitcoin. Questo significa due cose:
- la tecnologia è ormai matura ed è accettata come sicura, altrimenti le banche non si esporrebbero a possibili problemi legati alla tecnologia;
- le banche controllano già il mercato dei bitcoin e questo include la sua manipolazione. Le banche non si esporrebbero all’uso di strumenti che potrebbero rappresentare un rischio per le loro riserve né a settori o strumenti che non possano manipolare.
Solo qualche settimana fa era stato Putin a dare il via libera alle cryptovalute dichiarando: “Sulla base delle tecnologie di moneta virtuale e dei registri distribuiti è possibile creare un nuovo sistema monetario internazionale che sia di molto più conveniente ed allo stesso tempo completamente sicuro per i suoi partecipanti e, cosa importante, indipendente dalle banche e dall’interferenza da parte di paesi terzi”
Possiamo quindi considerare le tecnologie delle cryptovalute come sicure e dobbiamo ora ragionare su come poter usare queste tecnologie per ridurre, proprio come intende Putin, l’interferenza dei grandi soggetti finanziari e dei monopolisti, soprattutto alla luce della spaventosa consuetudine sdoganata in Occidente di usare il sistema finanziario come forma di ricatto e pressione verso i cittadini non allineati.
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