Il Cile nazionalizza l’industria del litio mentre la Cina inizia la produzione di batterie per aeroplani elettrici

Il presidente cileno Boric ha annunciato un piano per la nazionalizzazione dell’industria del litio del suo paese, generando scosse telluriche nel settore in un momento in cui le grandi aziende occidentali (ad esempio, Tesla) stanno cercando di entrare nei settori minerari per assicurarsi a buon mercato le materie prime di cui hanno disperatamente bisogno. Il Cile si unisce così ad altri paesi del Sud del Mondo che hanno iniziato a nazionalizzare le proprie industrie minerarie per tentare di non perderne il controllo. Tra l’altro il Cile fa parte del “triangolo del litio”, la zona geografica con le più alte riserve di litio al mondo composta da Messico, Bolivia e appunto Cile.

Senza minerali, e specialmente il litio che è fondamentale per le batterie elettriche, a buon mercato la riconversione energetica occidentale può fallire e l’intero Occidente può rimanere bloccato tra le fonti fossi – controllate ormai dai suoi nemici – e quelle rinnovabili controllate da altri paesi non allineati e che potrebbero pretendere costi elevati per le loro risorse.

Chile plans to nationalize its vast lithium industry | Reuters
Chile’s President Gabriel Boric said he would nationalize the country’s lithium industry, the world’s second largest producer of the metal essential in electric vehicle batteries.
www.reuters.com

Nel frattempo l’industria dell’elettrico in Cina procede a passi da gigante e dopo le batterie agli ioni di sodio, di cui si è parlato in passato, all’Auto Show 2023 di Shangai l’azienda cinese CATL ha presentato una batteria a stato semi-solido con una densità di 500 Wh/kg che potrà essere usata per gli aerei da trasporto passeggeri, aprendo la strada ad aeroplani elettrici che rendano il traffico aereo sostenibile.

Questo è particolarmente importante se si considera che il traffico aereo è una delle fonti più inquinanti che esistano in circolazione e che il fosco piano occidentale non è quello di renderla pulita ma essenzialmente di bloccare l’uso degli aeroplani su larga scala e cioè riservare l’uso degli aerei ai ricchi con la scusa della loro scarsa sostenibilità ecologica.

Questo fa parte di un tentativo più ampio di limitare la connessione tra le persone in senso più stretto, bloccando la globalizzazione delle persone e riservandola alle merci. Non è un mistero per nessuno come, per esempio nel Regno Unito, i nuovi piani della mobilità prevedano la chiusura di decine di aeroporti per riservare il transito ai treni. Niente di male, non fosse che si sta cercando di ridurre in media l’uso dell’aereo ad un solo volo per persona all’anno. Questo ovviamente per le persone comuni.

Il traffico aereo è fondamentale per lo spostamento delle persone per lunghe distanze dato che una persona non può certamente pensare di percorrere migliaia e migliaia di chilometri in treno.

Le nuove tecnologie cinesi stanno rendendo inutile anche questo sforzo.

Leave a Reply

Your email address will not be published.